Blaqk – “Left overs: The belly of a city” Exhibition
Torniamo con interesse a volgere il nostro sguardo sul lavoro del duo greco Blaqk, i due artisti sono infatti tra gli interpreti invitati dalla TinT Gallery di Thessaloniki in Grecia per presentare un gruppo di lavoro incentrato sulla percezione delle città contemporanee.
Lo spunto dell’esibizione é dato dal libro di Italo Calvino ‘Le città invisibili’, in particolare l’alternativitá con cui si può vivere nelle metropoli moderne, come si sono create, come funzionano e come si sviluppano senza le restrizioni delle leggi della mente o più in generale dalle teorie contemporanee. Il risultato é uno show densissimo che ha offerto agli artisti l’opportunità di esprimersi attraverso un valido e differente caleidoscopio di risorse e medium, tra stampe, dipinti e lavori a muro gli interpreti hanno esplorato differenti approcci percettivi della e sulla città appunto.
I Blaqk hanno attraversato gli spazi con un efficace serie di lavori, mettiamo l’accento in particolare sull’eccellente intervento murale sviluppato come sempre in combinazione con i due aspetti che caratterizzano le proposte del duo. Ancora una folta infatti notiamo un perfetto equilibrio tra la componente più lineare e costruita e quella più viscerale e istintiva, tra accenni di lettering e configurazioni geometriche, un alchimia incredibile che come sempre manifesta e comprova tutto lo spessore del lavoro dei due interpreti.
Vi diamo l’opportunità di approfondire al meglio quanto messo in campo dal due greco, scrollate giù dopo il salto ad attendervi una bella serie di scatti che documenta tutto l’eccezionale serie di interventi degli artisti, é tutto vostro enjoy it.
Having long experience in the fields of graphic design and Street Art, Blaqk, Daniel Egneus, Versaweiss, Philip Theodoridis and Paris Koutsikos, adapt their work to a purely visual context, presenting at the TinT gallery digital prints, paintings and murals.
On the occasion of the book by Italo Calvino “Invisible Cities”, the artists present an alternative approach to how we perceive cities, how they are formed and how they function, unconstrained by the laws of physics or by contemporary urban theory.Blaqk interfere with the gallery’s interior and create a mural consisting of geometric shapes and elements of calligraphy while Daniel Egneus examines a deserted city inhabited by animals.
Versaweiss present a composition consisting of landscapes, constructions and natural organisms with the purpose of creating a conceptual web joining the “triangle” of natural environment-man-architecture.
Philippos Theodoridis invents “Ydria,” a city supported by scaffolding and suspended between big staircases and water.
Finally, Paris Koutsikos creates an urban environment which he calls “Paracity” and maps out the possible routes of an imaginary traveler.
Pics by Versaweiss via The Artists