Guildor – New Work at Relazioni Festival

Con quest’ultimo lavoro di Guildor ci apprestiamo a chiudere il nostro full coverage sugli interventi realizzati all’interno dell’eccellente Relazioni Festival di Rosarno, un opera particolare che più di tutte forse parla della particolare relazione della rassegna con il proprio territorio, la sua gente e di riflesso anche con gli artisti stessi che durante i giorni di lavoro hanno potuto sentire e tastare il clima della bella città calabrese calandosi efficacemente al suo interno.

Vogliamo porre l’accento sulla particolarità stessa del Festival che è riuscito a scrollarsi di dosso la classica etichetta di rassegna urbana che tanto piace ai più, per calarsi piuttosto in un percorso esplorativo e di crescita sia per i partecipanti ai progetti, sia per la gente del posto, un idea di fare arte questa, che ci ha profondamente colpito ed interessato e che innegabilmente ha nel riflesso delle opere realizzate, tutta la sua efficacia,

L’idea di riuscire ad esprimere un concetto ed un tema senza necessariamente affidarsi alla pittura, rappresenta una sfida importante, difficile da cogliere ma che Guildor attraverso i suoi particolari progetti, fà sua mostrandoci volta per volta interventi ed opere nuove. L’interprete italiano bisogna dirlo fà una scelta coraggiosa, inverte l’accessibilità della strada per una maggiore concretezza tematica, in parole povere esegue i suoi interventi per chi ha la voglia e volontà di capirne il senso, non sono lavori dalla facile interpretazione, risultano però intelligenti e profondi, vanno a cogliere gli aspetti della vita di tutti giorni, i problemi, come anche i lati più emotivi dell’animo umano, portandoli al limite, massimizzandone l’impatto e sviscerandoli attraverso una precisa e ricercata volontà visiva, e questo non può che piacerci.

Continua il percorso dell’interprete in un crescendo che ci sta entusiasmando, in particolare questo intervento di Guildor per il Festival segna un passo importante in una direzione nuova e maggiormente profonda e senza dubbio simbolica. Con “E’ il contrasto tra animo e contesto” l’artista questa volta scava nei sentimenti mettendoli direttamente a rapporto con i contesti in cui vengono stimolati, l’intervento è di fatto una miscela di emozioni e situazioni. L’interprete si interroga sulla strana e profonda relazione in cui gli artisti si sono immersi durante la settimana di lavoro, i luoghi duri, decadenti in forte stato di abbandono che in qualche modo tendono a respingere il visitatore e le persone che invece in queste zone vivono ed hanno la loro naturale esistenza, con il calore e l’accoglienza che li contraddistingue. Guildor riflette su questo particolare asse emotivo, su ciò che è riuscito ad assorbire durante questo periodo sviscerando attraverso un equivalente rapporto visivo, il contesto del filo spinato si scontra con i palloncini ed infine cosa rimane?

Thanks to The Artist for The Pics

Pics by Danilo Muratore, Editing Video by Andrea Bertolotti
Special Thanks to Elfo, Gus, The Wa, BR1 and SPY.