AK – “Gradient” New Mural in Torino Part II

Pare proprio che questo sia un ottimo periodo produttivo per AK, l’artista è tornato a Torino dove ha da poco completato un nuovo lavoro proseguendo di fatto sulla strada già intrapresa con le precedenti produzioni e dando vita a quella che sembra una vera e propria mini serie di interventi.

Avevamo infatti accolto molto favorevolmente il primo Gradient, ora AK prosegue il suo percorso aumentando, da una parte il coefficiente ipnotico delle sue creazioni, e dall’altra allestendo nella nuova opera un intricata serie di forme minori attraverso l’effetto di movimento, già intravisto nella precedente realizzazione, ed abbracciando in un colpo solo quelle che sono le sue differenti strade visive fin qui viste.

Nei suoi differenti interventi AK ha sempre sviluppato il proprio lavoro attraverso la forma del triangolo rettangolo isoscele che diventa così base e fondamentale epicentro unico di tutti gli intrecci geometrici del suo immaginario, da questa peculiare figura l’artista ha di volta in volta ampliato la propria visione buttandosi in canali visivi differenti, creando veri e propri blocchi di figure con tanto di caratteristiche cromatiche a fare la loro comparsa, oppure concentrandosi su una opposizione di direzione della forma, passando infine per gli interventi maggiormente a carattere ipnotico che ci hanno da sempre interessato.

Il movimento è il cuore centrale della serie e torna qui con maggiore vigore, lo sviluppo della forma finale avviene attraverso una forte sensazione di moto che trasuda da tutte le sezione del lavoro, a differenza del precedente, in questo intervento abbiamo notato una maggiore concentrazione di figure ed immagini proposte all’interno della configurazione, le forme si muovono all’unisono rispettando i canoni tipici dell’artista che si diverte ad innescare percorsi differenti all’interno dell’opera lasciando di fatto a chi osserva la facoltà di concentrarsi su quello che più trova interessante per la propria vista, guidando quindi di fatto l’interazione dello spettatore all’interno del proprio immaginario. Abbiamo particolarmente apprezzato questa scelta, il carattere ipnotico è mantenuto dall’effetto di movimento e di scorrimento del pezzo, la caratterizzazione tridimensionale è costituita dalla serie di figure che emergono osservando attentamente le viscere della forma, tutto in funzione di un’unica e mistica figura in un risultato finale che affascina per i differenti spunti visivi e per la fortissima caratterizzazione proposta.

Thanks to The Artist for The Pics