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GORGO

2501 – “Almost Black” New Mural in San Paolo

Nel corso della ultima esperienza Brasiliana in occasione di “Branco e Preto” di cui presto vi mostreremo un approfondito recap, 2501 ha portato avanti il personale studio sulle linee e sulle forme apportando una nuova e profonda sferzata alle sue produzioni.

In “Almost Black” 2501 accogliamo con piacere la sua visione, analizzando il lavoro dell’artista emerge infatti la forte e importante relazione con le linee, le stesse sono il fulcro dell’operato dell’interprete, ciò che ne caratterizza le opere, attraverso esse e con esse l’artista dà vita alle proprie figure sviscerando su parete i propri misticismi ed il personale immaginario. Dopo il riuscitissimo inserimento di un nuova componente cromatica come il color oro, 2501 nuovamente in Brasile porta avanti un concezione nuova, un qualcosa che avevamo già avuto l’opportunità di intravedere su una delle opere realizzate all’interno del MACRO (qui), l’avevamo assaporato restandone affascinati e curiosi di assistere ai conseguenti sviluppi. Per il lavoro di Roma l’artista aveva utilizzato una pennellata più corposa e ricca di colate, donando quindi al risultato finale una pesantezza maggiore, qui però anzitutto segue una differente dinamica lavorativa ed il risultato finale è un vero e proprio nuovo approccio, non si tratta di apportare in parte un livello di completezza maggiore, emerge piuttosto l’esigenza di 2501 di giustapporre il linguaggio video con quello pittorico attraverso la realizzazione di opere si spesse, ma fortemente caratterizzate da una sensazione di moto perenne. I lavori acquistano instabilità e carattere, il nero invade letteralmente la forma sferica, e come suggerisce il nome stesso dell’intervento, lascia pochissimi spiragli al bianco, la sensazione è quindi quella di una quasi tinta unica che avvolge la forma, osservando il lavoro notiamo come in tra le varie cavità concesse alla vista si mostrino i livelli precedenti, il tessuto che riveste il cuore stesso dell’intervento e che va ad un aumentare una forte sensazione di profondità ed appunto di movimento di tutta l’opera finale.

Per apprezzare al meglio quest’ultimo step firmato 2501 vi lasciamo in compagnia della bella selezione di scatti e soprattutto del video che documenta le fasi di creazione di quest’opera così complessa, attendiamo sviluppi.

Thanks to The Artist for The Pics

2501 – “Almost Black” New Mural in San Paolo

Nel corso della ultima esperienza Brasiliana in occasione di “Branco e Preto” di cui presto vi mostreremo un approfondito recap, 2501 ha portato avanti il personale studio sulle linee e sulle forme apportando una nuova e profonda sferzata alle sue produzioni.

In “Almost Black” 2501 accogliamo con piacere la sua visione, analizzando il lavoro dell’artista emerge infatti la forte e importante relazione con le linee, le stesse sono il fulcro dell’operato dell’interprete, ciò che ne caratterizza le opere, attraverso esse e con esse l’artista dà vita alle proprie figure sviscerando su parete i propri misticismi ed il personale immaginario. Dopo il riuscitissimo inserimento di un nuova componente cromatica come il color oro, 2501 nuovamente in Brasile porta avanti un concezione nuova, un qualcosa che avevamo già avuto l’opportunità di intravedere su una delle opere realizzate all’interno del MACRO (qui), l’avevamo assaporato restandone affascinati e curiosi di assistere ai conseguenti sviluppi. Per il lavoro di Roma l’artista aveva utilizzato una pennellata più corposa e ricca di colate, donando quindi al risultato finale una pesantezza maggiore, qui però anzitutto segue una differente dinamica lavorativa ed il risultato finale è un vero e proprio nuovo approccio, non si tratta di apportare in parte un livello di completezza maggiore, emerge piuttosto l’esigenza di 2501 di giustapporre il linguaggio video con quello pittorico attraverso la realizzazione di opere si spesse, ma fortemente caratterizzate da una sensazione di moto perenne. I lavori acquistano instabilità e carattere, il nero invade letteralmente la forma sferica, e come suggerisce il nome stesso dell’intervento, lascia pochissimi spiragli al bianco, la sensazione è quindi quella di una quasi tinta unica che avvolge la forma, osservando il lavoro notiamo come in tra le varie cavità concesse alla vista si mostrino i livelli precedenti, il tessuto che riveste il cuore stesso dell’intervento e che va ad un aumentare una forte sensazione di profondità ed appunto di movimento di tutta l’opera finale.

Per apprezzare al meglio quest’ultimo step firmato 2501 vi lasciamo in compagnia della bella selezione di scatti e soprattutto del video che documenta le fasi di creazione di quest’opera così complessa, attendiamo sviluppi.

Thanks to The Artist for The Pics