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GORGO

Basik a Santa Croce di Magliano

Per la quinta edizione di PAG – Premio Antonio Giordano Basik ha dipinto una nuovo murale a Santa Croce di Magliano in provincia di Campobasso dal titolo “S.Antonio da Padova che predica ai suoi seguaci”.

Basik sceglie di utilizzare la figura del Santo e patrono della città per imbastire una riflessione sulle nuove dinamiche in atto nel legame tra arte, artista e spettatore nell’era dei social media.

Utilizzando questo parallelismo Basik riflette su come i social, che consentano una relazione più diretta e rapida tra le parti (?), al tempo stesso facciano emergere nuovi spunti e domande sull’attuale stato dell’arte. L’artista si chiede quanto possa cambiare la percezione di un’opera d’arte e le idee ad essa legate quando viene filtrata attraverso le lenti “perfettificate” dei social media e su come questo filtro invisibile influisca sulle parole, domande, risposte e commenti portando infine ad una mancanza di autenticità.

Il consumo veloce che sempre più sta caratterizzando questo periodo storico porta davvero dei vantaggi all’arte e agli spettatori?

Photo credit: Pasquale Marino

Basik a Santa Croce di Magliano

Per la quinta edizione di PAG – Premio Antonio Giordano Basik ha dipinto una nuovo murale a Santa Croce di Magliano in provincia di Campobasso dal titolo “S.Antonio da Padova che predica ai suoi seguaci”.

Basik sceglie di utilizzare la figura del Santo e patrono della città per imbastire una riflessione sulle nuove dinamiche in atto nel legame tra arte, artista e spettatore nell’era dei social media.

Utilizzando questo parallelismo Basik riflette su come i social, che consentano una relazione più diretta e rapida tra le parti (?), al tempo stesso facciano emergere nuovi spunti e domande sull’attuale stato dell’arte. L’artista si chiede quanto possa cambiare la percezione di un’opera d’arte e le idee ad essa legate quando viene filtrata attraverso le lenti “perfettificate” dei social media e su come questo filtro invisibile influisca sulle parole, domande, risposte e commenti portando infine ad una mancanza di autenticità.

Il consumo veloce che sempre più sta caratterizzando questo periodo storico porta davvero dei vantaggi all’arte e agli spettatori?

Photo credit: Pasquale Marino