Radici: Il murale del Collettivo Fx ad Angone, Darfo Boario Terme
Per il progetto Wall in Art il Collettivo FX ha dipinto un nuovo murale ad Angone, una frazione del comune di Darfo Boario Terme in Lombardia.
Wall in Art è un progetto d’arte pubblica, promosso dalle istituzioni locali e con la direzione artistica di Ozmo e il coordinamento di Sergio Cotti Piccinelli e Simona Nava, che da due anni sta ospitando alcuni degli artisti più affermati della scena italiana ed internazionale all’interno dei paesaggi e dei comuni della Valle Camonica.
La Valle Camonica è situata nella Lombardia orientale ed è riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, qui sono infatti presenti circa 250 mila incisioni rupestri. Obbiettivo del progetto è quello di promuovere il territorio gettando le basi per una relazione tra le opere preistoriche presenti e una pratica artistica contemporanea come il nuovo muralismo.
Dopo Eron e il suo “Soul of the Wall Cevo“ è il gruppo reggiano a partecipare al progetto con una nuova pittura dal titolo “Radici”.
L’opera è stata realizzata nel cuore del quartiere di Via Silone ed è ispirata alla pianta urbanistica della zona e soprattutto alla sua comunità. Il Collettivo FX sceglie le tonalità suggerite dal contesto e con le quali vediamo prendere forma una serie di volti appena abbozzati sotto la linea del suolo – che coincide con l’estremità superiore del dipinto – e mano a mano sempre più definiti.
I volti che emergono dalle radici sono ritratti di persone comuni, residenti e personaggi conosciuti come: Ignazio Silone, il rivoluzionario marocchino Ben Barka, Carletto Mazzone e Pirandello, Didone (prima regina di Cartagine) il patrono di Angone San Matteo, il calciatore Dybala e Madre Teresa. La scelta non è casuale ma è frutto di un confronto con la comunità, adulti e bambini senza distinzione alcuna, con l’obbiettivo di evocare l’appartenenza e le connessioni del posto raccontando e rappresentando la multiculturalità e l’intergenerazionalità che contraddistinguono questo particolare quartiere.
Photo credit: Davide Bassanesi