Uscite: Prosegue l’indagine di Livio Ninni in Residui #2

Il fotografo Livio Ninni ha da poco presentato la seconda uscita del progetto Residui, una nuova fanzine in cui prosegue la sua indagine sul rapporto tra artisti e urbex, l’esplorazione urbana che racconta la decadenza.

Residui è un reportage ma anche un diario fotografico che riflette il forte legame tra gli artisti e tutti quei luoghi abbandonati e al limite della società. In questa seconda uscita Livio Ninni ha collaborato con DissensoCognitivo e Luogo Comune e insieme ai due ha esplorato un ex fabbrica abbandonata a Bologna.

Si tratta dell’ex STAVECO, Stabilimento Veicoli da Combattimento, uno dei fiori all’occhiello della Bologna di fine ‘800 e vanto italiano di un’industria principalmente al femminile capace di dare lavoro fino a 12000 operai durante la guerra e rifugio a zingari, arabi e indiani.

Oggi è un insieme di 52 capannoni abbandonati a loro stessi e si prevede un parziale recupero dell’area con l’affido al Centro Sociale Làbas sgomberato lo scorso Agosto.

Livio Ninni ha esplorato questi luoghi privi di vita e abitati unicamente da carcasse di materiali, ferraglia, tende e macerie, per riscoprire quel legame con il passato, con la storia e con il vissuto. La fabbrica appartiene a quelle rovine che neppure la natura dirompente è riuscita a cancellare del tutto e che anzi vanno a alimentare quel fascino tipico e proprio del decadimento e della storia che tanto desidereremmo possedere nel presente. È infatti intrinseco dell’uomo vivere il presente dei residui di un passato senza ripeterlo, cosciente degli errori di ieri eppure in dovere di custodire o portare avanti ciò che fu.

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