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Urban Layers: La mostra di Aris da Docks74 Art Gallery

Ad inaugurare la programmazione della Docks74 Art Gallery la mostra “Urban Layers” di Aris.

Lo spazio nasce per volontà diretta dell’Associazione Culturale Il Cerchio e Le Gocce. Nata a Torino nel 2001, l’associazione da anni porta avanti progetti di spessore tra Italia ed Europa come ad esempio Street Attitudes (dal 2002 al 2011), Picturin (dal 2010 al 2012) e Murarte (nato nel 1999 ad oggi sviluppato insieme all’Associazione Monkeys Evolution in collaborazione con il Comune di Torino) Inkmap, la mappa dei graffiti di Torino, e gli Urban Art Tour.

Da questo impegno e passione nasce Docks 74 con l’intento di ospitare artisti Italiani ed Internazionali provenienti dal mondo dei graffiti e dell’arte urbana, con un occhio di riguardo verso la scena underground e verso quegli artisti che prediligono interventi in luoghi abbandonati, treni merci e strutture dismesse e che hanno quindi una forte empatia con la città, la ruggine e supporto inusuali e presenti nell’ambito urbano.

La galleria prende vita all’interno della suggestiva location dei Docks Dora: vecchio complesso di magazzini generali nel quartiere di Barriera di Milano alla periferia di Torino.

In “Urban Layers” Aris ha presentato una serie di lavori su carta e su tela in cui approfondisce il concetto di stratificazione urbana.

La città ed il suo territorio si sviluppano sui residui della storia recente dove il paesaggio muta attraverso le sue superfici ricche di layers differenti e capaci di dettarne l’intrinseca mutabilità. Partendo da questi concetti Aris propone un corpo di lavoro non sistematico: tracce ed indizi di paesaggi effimeri e criptici sostenuti da una narrazione ricca di significati.

Se l’approccio legato ad uno sviluppo di forme piatte ed astratte rimane invariato, attraverso una costruzione di figure di corpi ed agglomerati degli stessi, il passaggio su tela porta lo sviluppo di sfondi capaci di staccarsi dagli elementi figurativi. I background appaiono costruiti da un insieme caotico di elementi, veri e propri residui dei passaggi su muri dove stampe e pitture sovrapposte giungono ad una saturazione e dalle quali altro non si può fare che ripartire, cancellare, ripulire, riportare a zero, lasciando però traccia dei passaggi precedenti.

Esattamente coma accade sui muri e sui veicoli delle città, dove le storie si sovrappongono alla vecchie, il nuovo livello di ‘buff’ – quell’azione di ricoprire a scopo di pulitare – fa nascere quindi una nuova figura.

Docks74 Art Gallery
Via Valprato 68, Padiglione G Interno 74
10155 Torino

Photo Credit: Il Cerchio e Le Gocce

Urban Layers: La mostra di Aris da Docks74 Art Gallery

Ad inaugurare la programmazione della Docks74 Art Gallery la mostra “Urban Layers” di Aris.

Lo spazio nasce per volontà diretta dell’Associazione Culturale Il Cerchio e Le Gocce. Nata a Torino nel 2001, l’associazione da anni porta avanti progetti di spessore tra Italia ed Europa come ad esempio Street Attitudes (dal 2002 al 2011), Picturin (dal 2010 al 2012) e Murarte (nato nel 1999 ad oggi sviluppato insieme all’Associazione Monkeys Evolution in collaborazione con il Comune di Torino) Inkmap, la mappa dei graffiti di Torino, e gli Urban Art Tour.

Da questo impegno e passione nasce Docks 74 con l’intento di ospitare artisti Italiani ed Internazionali provenienti dal mondo dei graffiti e dell’arte urbana, con un occhio di riguardo verso la scena underground e verso quegli artisti che prediligono interventi in luoghi abbandonati, treni merci e strutture dismesse e che hanno quindi una forte empatia con la città, la ruggine e supporto inusuali e presenti nell’ambito urbano.

La galleria prende vita all’interno della suggestiva location dei Docks Dora: vecchio complesso di magazzini generali nel quartiere di Barriera di Milano alla periferia di Torino.

In “Urban Layers” Aris ha presentato una serie di lavori su carta e su tela in cui approfondisce il concetto di stratificazione urbana.

La città ed il suo territorio si sviluppano sui residui della storia recente dove il paesaggio muta attraverso le sue superfici ricche di layers differenti e capaci di dettarne l’intrinseca mutabilità. Partendo da questi concetti Aris propone un corpo di lavoro non sistematico: tracce ed indizi di paesaggi effimeri e criptici sostenuti da una narrazione ricca di significati.

Se l’approccio legato ad uno sviluppo di forme piatte ed astratte rimane invariato, attraverso una costruzione di figure di corpi ed agglomerati degli stessi, il passaggio su tela porta lo sviluppo di sfondi capaci di staccarsi dagli elementi figurativi. I background appaiono costruiti da un insieme caotico di elementi, veri e propri residui dei passaggi su muri dove stampe e pitture sovrapposte giungono ad una saturazione e dalle quali altro non si può fare che ripartire, cancellare, ripulire, riportare a zero, lasciando però traccia dei passaggi precedenti.

Esattamente coma accade sui muri e sui veicoli delle città, dove le storie si sovrappongono alla vecchie, il nuovo livello di ‘buff’ – quell’azione di ricoprire a scopo di pulitare – fa nascere quindi una nuova figura.

Docks74 Art Gallery
Via Valprato 68, Padiglione G Interno 74
10155 Torino

Photo Credit: Il Cerchio e Le Gocce