2501 x Remi Rough – New Mural in London
Dopo le scorribande nella terra dei canguri, il nostro 2501 si è spostato a Londra dove ha avuto modo di realizzare questa nuova splendida parete in collaborazione con un altro big come Remi Rough, il risultato è un eccentrica miscela dei due differenti e personali stili visivi.
Sempre piuttosto attenti a questo tipo di collaborazioni, rimaniamo affascinati dalla grande interattività che i due artisti hanno cercato di convogliare in questo intervento, ricorderete infatti un analoga situazione l’anno scorso con la bella collaborazione tra Remi Rough e Shok-1 (Covered), a differenza di quest’ultima il livello di interazione tra i due differenti approccio stilistici è sicuramente più accentuato, lo spazio risulta sempre suddiviso in due blocchi identici ma qui i due artisti si spingono uno all’interno delle forme e delle visioni dell’altro, contaminandone in questo modo l’aspetto finale e rendendo in tal modo il risultato finale sicuramente più fluido. La configurazione finale dell’opera si fa apprezzare infine per un grande equilibrio cromatico che vede i due artisti affidarsi ad una pressoché comune base cromatica, il bianco ed il nero con l’inserimento di alcune scaglie di viola a contrasto.
Nella prima sezione della parete agisce Remi Rough, l’interprete coglie si gli aspetti cromatici tipici del lavoro dell’artista Italiano, ma attraverso il proprio operato va a rielaborarne lo spessore, incontriamo infatti una delle sue tipiche figure che proseguono la persona ricerca tematica. Il lavoro dell’Inglese anche qui torna quindi a calcare la personale ricerca e studio geometrico sulla forma inserito all’interno di una prerogativa di movimento, le forme raffigurate si accartocciano su se stesse, si aprono e schiudono, spesse e voluminose in uno slancio visivo che attraversa tutto lo spazio e che viene contrapposto ad elementi e figure di dimensione minore. Dal canto 2501 continua nel portare avanti tutti gli aspetti caratteristici del proprio operato, la forte sensibilità verso un approccio maggiormente viscerale, quasi mistico, che permea tutto il suo repertorio produttivo, così come la volontà di affidarsi ad un equilibrio che poggia le sue basi sul bianco e sul nero, spezzati da una terza componente che in questo caso si indentifica con il colore oro, così come nella volontà di proseguire verso una pittura sinuoso, che riesce ad abbracciare gli spazi contaminandone la forme e l’aspetto esteriore, proiettandoci all’interno di una visione profonda ed in movimento che riesce perfettamente a calamitarci ed al contempo nascondere le sue fitte trame interiori. All’interno del tessuto di 2501 si muovono infatti effetti di profondità, risalite e discese, le linee che ne costituiscono il cuore pulsante, si assottigliano o si ingrossano, esprimono emozione tracciano figure e celando al loro interno elementi differenti.
L’unione di queste due prerogative differenti dà vita ad un risultato finale altamente sfaccettato, i due stili si contamino a vicenda, le configurazioni dipinte si muovono all’unisono dirigendosi con coscienza verso il fulcro della parete nel tentativo di raggiungersi, quasi a toccarsi, per poi riprendere la loro corsa.
Ad accompagnare le nostre riflessioni come sempre una bella selezione di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dei due grandi interpreti, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata, siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.
Pics by The Artist