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GORGO

2501 – Mural and Installation with Know Hope at Living Walls

Dopo il Full Recap di qualche giorno fa, vogliamo soffermarci con maggiore vigore su una delle pareti, e non solo, più interessanti dipinte in questa nuova edizione delle Living Walls Conference, 2501 è tra i rappresentanti del nostro paese per il bell’evento di Atlanta, il grande artista ha avuto a disposizione un bella superficie su cui poter sviluppare il proprio personali concetti e tematiche di pittura.

Il pezzo s’intitola “Stupa”, trattasi di un vero e proprio lavoro di integrazione tra lo skyline di Atlanta e la raffigurazione di una struttura religiosa buddista, gli Stupa infatti sono dei veri e propri monumenti buddisti – principalmente indiani – che hanno la funzione di conservare reliquie, più affondo trattasi di un vero e proprio simbolo di una coscienza illuminata e del percorso per il suo raggiungimento. 2501 con questo dipinto integra lo scorcio dei palazzi della città statunitense con la caratteristica punta del monumento religioso, intrecciandone cosi l’impatto visivo, l’elevarsi invece viene raffigurato con l’immagine di un piccolo lift con in meccanismi rovinati simbolo della difficoltà od impossibilità dell’atto stesso.

Oltra alla bella parete 2501 ha avuto modo di concentrare i propri sforzi insieme ad un altro big come Know Hope per dare vita ad una installazione per la mostra finale della rassegna. Dal titolo “Carrot and stick ‘Train tracks, Brick wall, Scaffolding, Retired ladders (The Obstacle of Elevation)” esattamente come il titolo il pezzo è un intricatissimo lavoro che offre una bella varietà di spunti e tematiche differenti. Completamente realizzata in modo organico è un dialogo scostante tra i due grandi artisti su un concetto comune, le differenti e personali percezioni si trasformano in un punto di incontro, accade così che l’impossibile diventi possibile, che il pre-determinato venga spazzato via lasciando posto al caos, che la funzione stessa di una bandiera venga messa in discussione, la forza di un rumore a confronto con la promessa di elevazione della natura.

Thanks to The Artist for The Pics

2501 – Mural and Installation with Know Hope at Living Walls

Dopo il Full Recap di qualche giorno fa, vogliamo soffermarci con maggiore vigore su una delle pareti, e non solo, più interessanti dipinte in questa nuova edizione delle Living Walls Conference, 2501 è tra i rappresentanti del nostro paese per il bell’evento di Atlanta, il grande artista ha avuto a disposizione un bella superficie su cui poter sviluppare il proprio personali concetti e tematiche di pittura.

Il pezzo s’intitola “Stupa”, trattasi di un vero e proprio lavoro di integrazione tra lo skyline di Atlanta e la raffigurazione di una struttura religiosa buddista, gli Stupa infatti sono dei veri e propri monumenti buddisti – principalmente indiani – che hanno la funzione di conservare reliquie, più affondo trattasi di un vero e proprio simbolo di una coscienza illuminata e del percorso per il suo raggiungimento. 2501 con questo dipinto integra lo scorcio dei palazzi della città statunitense con la caratteristica punta del monumento religioso, intrecciandone cosi l’impatto visivo, l’elevarsi invece viene raffigurato con l’immagine di un piccolo lift con in meccanismi rovinati simbolo della difficoltà od impossibilità dell’atto stesso.

Oltra alla bella parete 2501 ha avuto modo di concentrare i propri sforzi insieme ad un altro big come Know Hope per dare vita ad una installazione per la mostra finale della rassegna. Dal titolo “Carrot and stick ‘Train tracks, Brick wall, Scaffolding, Retired ladders (The Obstacle of Elevation)” esattamente come il titolo il pezzo è un intricatissimo lavoro che offre una bella varietà di spunti e tematiche differenti. Completamente realizzata in modo organico è un dialogo scostante tra i due grandi artisti su un concetto comune, le differenti e personali percezioni si trasformano in un punto di incontro, accade così che l’impossibile diventi possibile, che il pre-determinato venga spazzato via lasciando posto al caos, che la funzione stessa di una bandiera venga messa in discussione, la forza di un rumore a confronto con la promessa di elevazione della natura.

Thanks to The Artist for The Pics