2501, Alexis Diaz, ROA, Remed, Pixel Pancho in Pilbara
Come abbiamo avuto modo di vedere un grande numero di star internazionali si è riunito a Perth in Australia in occasione dell’eccellente FORM Public Art Project, ora 2501, Alexis Diaz, ROA, Remed, Pixel Pancho si sono spostati nella zona di Pilbara dove hanno avuto modo di realizzare questa combo.
Ci troviamo all’interno di un paesaggio scarsamente popolato, uno di quelle zone asciutte e calde che si possono incontrare in Australia, in quintetto trova su questa piccola struttura abbandonata l’opportunità di sperimentare una pittura combinata, unendo i rispettivi stili ed approcci visivi.
La particolare struttura a sei facciate viene suddivisa per ogni artista partecipante, 2501 e Alexis Diaz vanno ad occupare il corpo centrale e viscerale dell’opera, se il primo prosegue nel portare avanti le peculiari astrazioni con le caratteristiche linee nere il secondo insiste nella personale pittura minuziosa andando a raffigurare una mano con serratura sul palmo e coadiuvata dalle mistiche presenze di una chiave e di un pianeta elaborate sempre dal grande artista Italiano.
Negli spazi esterni della struttura su muovono invece i restanti tra artista, su i due lati veniamo accolti da ROA e da Remed, l’artista Belga opta per la caratteristica pittura oscura e cruda, realizzando il volto di un nuovo animale, il secondo invece occupa lo spazio attraverso una delle peculiari rappresentazioni geometriche in cui, attraverso la lettura di forme e configurazioni e sovrapposizioni cromatiche, è possibile scorgere volti ed aspetti tipicamente umani. Chiudiamo infine con Pixel Pancho che va a concludere la combinazione andando a realizzare uno dei suoi iconici robot, ancora una volta il grande interprete Italiano si affida quindi al personale immaginario andando a realizzare il volto distrutto, arrugginito ed in balia delle intemperie di uno dei suoi iconici personaggi.
Il risultato è un intervento sfaccettato ma che conserva un equilibrio interiore ed esteriore, un lasciato se vogliamo, del passaggio degli artisti che hanno trasformato così intensamente le piccole facciata di questa struttura, ognuno con il proprio stile, la propria storia ed il proprio background, ogni singolo artista attraverso il proprio tratto che va a legarsi con quello successivo in una configurazione sfaccettata e dalla forte cadenza sognante che attraversa colori ed impostazioni diseguali, tratti astratti, così come fisionomie ben definite, visioni oniriche ed approccio altamente figurativi, chiudiamo infine con una riflessione, c’è tanta Italia e noi non potevamo che apprezzare.
Per darvi modo di apprezzare al meglio quest’ultima fatica del grande roster di artisti, vi lasciamo alle immagini in calce alla news, il attesa di scoprire i rispettivi prossimi spostamenti, il consiglio è come quello di darci un occhiata, siamo certi non mancherete di apprezzare.
Pics via Street Art News