108 “The Rite of Spring” at Antonio Colombo Gallery (Recap)
Aperta lo scorso mese, andiamo con piacere a dare un occhiata al bell’allestimento di “The Rite of Spring” ultima splendida esibizione del grande 108 all’interno degli spazi della Antonio Colombo Gallery di Milano.
Attivissimo in questo periodo, dopo la bella “La Forma e L’ignoto”, il grande autore Italiano torna in galleria proponendo uno show spesso e profondo, capace ancora una volta di giocare con le nostre percezioni, proponendo una intensa riflessione veicolata ancora una volta dalle sue iconiche figure.
Ci siamo spesso interrogati sull’aspetto delle particolari forme nere che accompagnano il percorso dell’interprete, tentando di scardinare la chiave di lettura di uno sviluppo viscerale, capace di partire da stimoli personali e reconditi, dalle influenze con il lavoro di Kandisky ed Arp ad esempio, dalla personale fascinazione naturale, venendo completamente investiti ed accolti all’interno delle intense variazioni tonali di queste figure. Proprio l’utilizzo del coloro rappresenta uno degli spunti principali, il nero come essenzialità, come contenitore di pensieri e spunti, spettro emotivo evocativo ed ancestrale, interrotto unicamente dallo sbocciare di sottili e differenti attimi tonali.
L’inseguire la forma perfetta, la relazione tra gli ambienti naturali e le sue sensazioni, ribaltate ed approfondite in una ricerca capace di sviluppare corpi fluidi, con le forme che vanno a dilatarsi, a restringersi, tra curve molli ed instanti più taglienti. L’artista varia costantemente l’aspetto delle sue figure, queste si muovono nello spazio, si stringono ad esso imbastendo una trama profonda, viscerale, metafisica, raccolgono l’eredità del tempo e dello spazio, tra segni ed incisioni rupestri e stimoli appartenenti agli antichi rituali dello sciamanesimo.
Per questa nuova esibizione, aperta in contemporanea con “Romance of Canada” di Ryan Heshka, lo spazio milanese inaugura Little Circus, spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali.
Portando in dote tutto la sua iconica ricerca, 108 propone un allestimento caratterizzato da opere originali su tela e su carta, come sempre legate dalla relazione tra figure astratte e la loro potenzialità cromatica. Come da titolo, tematica cardine dell’esibizione, è una reinterpretazione pittorica sull’equinozio di primavera, punto di equilibrio tra giorno e notte, estate ed inverno. Con forme effimere ed instabili a rimarcare questi concetti, le immagini proposte sono soggette ad una sorta di contrapposizione richiamata da quelli che sono i contrasti cromatici e nelle silhouette stesse delle figure realizzate. L’autore gioca in particolare sul concetto di giorno e notte, luce ed ombra, con i lavori che offrono una intensa varietà tonale, tra figure luminose e corpi più oscuri, in una analogia visiva che inevitabilmente passa per una contrapposizione tra razionalità ed irrazionalità, logica e caos, mordendo i sentimenti più profondi e le emotività dello spettatore.
Ad accompagnare il nostro testo una bella panoramica dell’allestimento proposto dal grande autore Italiano, dateci un occhiata e se vi trovate in zona, c’è tempo fino al prossimo 16 di Maggio per andare a darci un occhiata di persona.
Antonio Colombo presents, for Little Circus – the special project space inside the gallery – a solo show by 108, the pseudonym of Guido Bisagni, one of the first artists to work in the area of post-graffiti art.
For the exhibition The Rite of Spring 108 has made original works on canvas and paper that develop the relationship between abstract forms and chromatic potential that has always been part of his art. Influenced by artists like Kandinsky, Arp or Burri, for the research they conducted on the relationship between form and color, 108 also makes reference to more distant sources in time and space, such as the expressive sign of cave paintings and the magical attributes of shamanism.
Antonio Colombo Gallery
Via Solferino 44
20121 Milano
Thanks to The Artist for The Pics