108 – New Murals for ALTrove Festival 2015
Battute finali per l’eccellente ALTrove Festival, tra i protagonisti di quest’anno, un altro grande nome della scena Italiana, 108 che ha nei giorni scorsi terminato di realizzare due nuovi interventi per le strade di Catanzaro.
Il viaggio che stiamo compiendo tra le opere realizzate per questa nuova edizione del festival Calabrese continua a scuoterci, a caricarci di sensazioni e spunti personali. Abbiamo abbracciato pienamente l’idea degli organizzatori di sviluppare la totalità della rassegna in funzione di un linguaggio differente, maggiormente criptico, più personale, attraverso il quale veicolare l’essenza stessa del progetto. Abbiamo ribadito più volte, nel nostro raccontarvi gli scenari del tutto inediti aperti e raffigurati dagli artisti scelti in questa edizione, l’intrinseca volontà di proiettare attraverso la pittura, una voglia di cambiamento, un esercizio per la mente capace di sopperire e trasformare la negatività e l’indolenza in un sentimento propositivo. L’idea stessa di Altrove come rimedio al ristagnamento intellettivo, sociale ed economico che ha colpito queste zone, il colore, il dialogo con lo spazio urbano, che torna finalmente a pulsare, come principale leva emotiva e quanto mai in grado di stabile un nuovo e differente equilibrio percettivo. Sta tutta qui la magia del Festival, l’idea stessa di pensiero, la possibilità e l’opportunità che tornano a circolare nelle congetture, e lo fanno attraverso la proposta degli artisti – più che mai in forma qui – che hanno saputo dare corpo e sostanza ad un universo differente, del tutto nuovo, una dimensione visiva inaspettata, capace di scansare e proporsi come nuova realtà, l’altrove che attecchisce e sostituisce, nella più potente dei risultati finali.
L’approdo di 108 coincide inevitabilmente con una nuova riflessione, è in particolare lo spazio dipinto presso l’Ex Mercato di Catanzaro Lido a catturare la nostra attenzione. Dal titolo “Nel regno dei Feaci” la proposta dell’autore raccoglie l’eredità storica del posto, si riconnette con le sue origini, con il popolo dei Feaci che secondo la mitologia Omerica ospitò ed accolse benevolmente l’arrivo di Ulisse in queste terre. Quest’opera in particolare, prende vita su edificio considerato motore sociale e punto di riferimento per i cittadini, ora abbandonato, in cattivo stato manutentivo, nel suo più razionale, simmetrico e decadente aspetto. L’intervento del campione Italiano ne rivendica l’intrinseca importanza, un anno dopo la mega collaborazione tra Tellas, Ciredz, Martina Merlini e Moneyless (Covered), ponendolo nuovamente al centro del dibattito cittadino, trasformandolo in un monumento dedicato all’astrattismo italiano, con la scelta dell’artista che non poteva che ricadere su 108.
Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Angelo Jaroszuk Bogas