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GORGO

108, Ekta, Erosie, Nelio at Galerie SLIKA (Recap)

Aperta lo scorso 27 Novembre andiamo con piacere a dare finalmente un occhiata approfondita a “Surprised Recognition” eccezionale group show con lavori di 108, Ekta, Erosie, Nelio all’interno degli spazi della Galerie Slika di Lione.

Il quartetto rappresenta l’occasione per tuffarci all’interno delle differenti e personali ricerche che ogni singolo autore sta portando avanti. Quattro stilistiche differenti unificate sotto una personale fascinazione della forma e sopratutto una negazione figurativa. 108, Ekta, Erosie, Nelio portano avanti il loro percorso produttivo attraverso un personale elaborazione della forma coadiuvata da fascinazioni ed impulsi differenti. Al tempo stesso ridurre ad un esplicita corrente il lavoro degli artisti sarebbe quanto mai riduttivo, si tratta piuttosto di una relazione implicita che accomuna ciascuno di loro, sia dal punto di vista prettamente etico, con un personale piglio lavorativo, sia da quello prettamente stilistico. Seppure distanti geograficamente gli autori hanno fatto della manipolazione della forma, degli impulsi viscerali che inevitabilmente ne commutano l’aspetto, personale prerogativa sviluppano un peculiare percorso che inevitabilmente si tocca con quello degli altri per poi proseguire il suo cammino verso nuovi ed inaspettati sbocchi. Proprio la continua e costante ricerca quindi, è uno degli aspetti che lega ciascuno gli interpreti e che sfocia in questa esibizione in una panoramica che sà di fotogramma sull’attuale strada percorsa.

Ci siamo ritrovati spesso a confrontarci con il lavoro di ognuno degli artisti, 108 prosegue la personale fascinazione a tema naturale insistendo nel portare avanti una produzione legata si alla forma ma inopinabilmente attraversata da stimoli personali capaci di editare costantemente l’aspetto delle sue iconiche forme nere coadiuvati campionature cromatiche oppure scandendone l’aspetto in funzione di una precisa scelta emotiva. Il lavoro di Ekta è senza dubbio legato ad una ciclicità istintiva che permette all’interprete di generare opere di impulso, raccogliendo gli stimoli del momento, per tornare poi a lavorarci sopra fino a raggiungere un risultato finale. Le opere rappresentano il risultato di una composizione che raccoglie parti o segmenti di altri lavori, tagliati, sovrapposti ed inanellati fino a generare un nuovo ed inaspettato equilibrio visivo e cromatico.

Erosie dal canto suo raccoglie l’eredità visiva del proprio background da writer ed al tempo stesso ne interseca gli stimoli attraverso discipline e personali fascinazioni. Anche qui gli stati d’animo e le sensazioni entrano in rotta di collisione con le opere andando a generare elementi e forme dal forte sapore organico. Figure ruvide, frutto di un sogno acido e bagnate in questo senso da contaminazioni di colori differenti. Infine Nelio che, specialmente in quest’ultimo anno attraverso i suoi viaggi, a saputo portare a compimento declinazioni differenti dal punto di vista degli elementi proposti. La forma assume qui le sembianze di grandi e minuscoli elementi geometrici che interagendo con lo spazio e con la superficie vanno a generare intensi giochi prospettici, tridimensionalità e profondità rilasciando una personale e caratteristica visione.

L’allestimento è quindi composto da una moltitudine di lavori differenti, osservandone lo sviluppo all’interno degli spazi ci si accorge come una comune scelta cromatica vanno ad aumentare la sensazione di un dialogo persistente tra ciascuna delle ricerche degli autori, una sorta di seme che cambia ed evolve il suo cammino ma che al tempo stesso è figlio di una precisa e comune matrice.

Null’altro da aggiungere, in calce al nostro testo potete trovare una bella serie di scatti con tutti i dettagli dell’allestimento e con le immagini della serata di apertura, dateci un occhiata mentre se vi trovate in zona ricordiamo che c’è tempo fino al prossimo 8 Gennaio per andare a darci un occhiata di persona.

The street is one connecting point between these four, the multiplicity of the public sphere bestowing a joint ethic, rather than aesthetic on the group. Abstraction is another, the free flow of form, a resistance to the purely figurative, yet this too is a general rather than truly familial relation.

The crucial nexus, however, seems to be something more evasive, a fugitive feeling which these four attempt to reach, an untold story more than an explicit “idea”. Each seeks something other than that which is expected, yet simultaneously search for that which has emerged through a collective mind. Each seek to present the familiar in an unfamiliar way, to push at the boundaries of representation whilst engaging in an everyday language. It is the surprised recognition of the half-remembered dream, the foreshadowing of a shadow. The surprised recognition of the known unknowns, the intimate yet uncanny recollection of the new.

Galerie Slika
37 Rue des Remparts d’Ainay
69002 Lyon

Thanks to The Gallery for The Pics

108, Ekta, Erosie, Nelio at Galerie SLIKA (Recap)

Aperta lo scorso 27 Novembre andiamo con piacere a dare finalmente un occhiata approfondita a “Surprised Recognition” eccezionale group show con lavori di 108, Ekta, Erosie, Nelio all’interno degli spazi della Galerie Slika di Lione.

Il quartetto rappresenta l’occasione per tuffarci all’interno delle differenti e personali ricerche che ogni singolo autore sta portando avanti. Quattro stilistiche differenti unificate sotto una personale fascinazione della forma e sopratutto una negazione figurativa. 108, Ekta, Erosie, Nelio portano avanti il loro percorso produttivo attraverso un personale elaborazione della forma coadiuvata da fascinazioni ed impulsi differenti. Al tempo stesso ridurre ad un esplicita corrente il lavoro degli artisti sarebbe quanto mai riduttivo, si tratta piuttosto di una relazione implicita che accomuna ciascuno di loro, sia dal punto di vista prettamente etico, con un personale piglio lavorativo, sia da quello prettamente stilistico. Seppure distanti geograficamente gli autori hanno fatto della manipolazione della forma, degli impulsi viscerali che inevitabilmente ne commutano l’aspetto, personale prerogativa sviluppano un peculiare percorso che inevitabilmente si tocca con quello degli altri per poi proseguire il suo cammino verso nuovi ed inaspettati sbocchi. Proprio la continua e costante ricerca quindi, è uno degli aspetti che lega ciascuno gli interpreti e che sfocia in questa esibizione in una panoramica che sà di fotogramma sull’attuale strada percorsa.

Ci siamo ritrovati spesso a confrontarci con il lavoro di ognuno degli artisti, 108 prosegue la personale fascinazione a tema naturale insistendo nel portare avanti una produzione legata si alla forma ma inopinabilmente attraversata da stimoli personali capaci di editare costantemente l’aspetto delle sue iconiche forme nere coadiuvati campionature cromatiche oppure scandendone l’aspetto in funzione di una precisa scelta emotiva. Il lavoro di Ekta è senza dubbio legato ad una ciclicità istintiva che permette all’interprete di generare opere di impulso, raccogliendo gli stimoli del momento, per tornare poi a lavorarci sopra fino a raggiungere un risultato finale. Le opere rappresentano il risultato di una composizione che raccoglie parti o segmenti di altri lavori, tagliati, sovrapposti ed inanellati fino a generare un nuovo ed inaspettato equilibrio visivo e cromatico.

Erosie dal canto suo raccoglie l’eredità visiva del proprio background da writer ed al tempo stesso ne interseca gli stimoli attraverso discipline e personali fascinazioni. Anche qui gli stati d’animo e le sensazioni entrano in rotta di collisione con le opere andando a generare elementi e forme dal forte sapore organico. Figure ruvide, frutto di un sogno acido e bagnate in questo senso da contaminazioni di colori differenti. Infine Nelio che, specialmente in quest’ultimo anno attraverso i suoi viaggi, a saputo portare a compimento declinazioni differenti dal punto di vista degli elementi proposti. La forma assume qui le sembianze di grandi e minuscoli elementi geometrici che interagendo con lo spazio e con la superficie vanno a generare intensi giochi prospettici, tridimensionalità e profondità rilasciando una personale e caratteristica visione.

L’allestimento è quindi composto da una moltitudine di lavori differenti, osservandone lo sviluppo all’interno degli spazi ci si accorge come una comune scelta cromatica vanno ad aumentare la sensazione di un dialogo persistente tra ciascuna delle ricerche degli autori, una sorta di seme che cambia ed evolve il suo cammino ma che al tempo stesso è figlio di una precisa e comune matrice.

Null’altro da aggiungere, in calce al nostro testo potete trovare una bella serie di scatti con tutti i dettagli dell’allestimento e con le immagini della serata di apertura, dateci un occhiata mentre se vi trovate in zona ricordiamo che c’è tempo fino al prossimo 8 Gennaio per andare a darci un occhiata di persona.

The street is one connecting point between these four, the multiplicity of the public sphere bestowing a joint ethic, rather than aesthetic on the group. Abstraction is another, the free flow of form, a resistance to the purely figurative, yet this too is a general rather than truly familial relation.

The crucial nexus, however, seems to be something more evasive, a fugitive feeling which these four attempt to reach, an untold story more than an explicit “idea”. Each seeks something other than that which is expected, yet simultaneously search for that which has emerged through a collective mind. Each seek to present the familiar in an unfamiliar way, to push at the boundaries of representation whilst engaging in an everyday language. It is the surprised recognition of the half-remembered dream, the foreshadowing of a shadow. The surprised recognition of the known unknowns, the intimate yet uncanny recollection of the new.

Galerie Slika
37 Rue des Remparts d’Ainay
69002 Lyon

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