1010 for Memorie Urbane 2015

Ci spostiamo a Fondi, nuova tappa per Memorie Urbane che continua la sua corsa con 1010, l’artista Tedesco al primo lavoro in Italia, nei giorni scorsi ha terminato di realizzare questa bella ed intensa pittura portando in dote tutto il suo iconico approccio stilistico.

È l’opportunità per un nuovo approfondimento sulla particolare cifra stilistica che accompagna le produzioni dell’autore teutonico, un nuovo viaggio percettivo, cadenzato come sempre da una profondità espressiva unica nel suo genere.

Ci siamo spesso confrontati con le immagini di 1010, cogliendone fin da subito il forte valore catartico. L’artista ha saputo sviluppare un percorso immersivo, a stretto contatto con la superficie gli spazi di lavoro, che divengono ideali scenari per le sue visioni mistiche. Si tratta di veri e propri portali capaci di stabilire un nuovo tipo di contatto empatico con l’osservatore. Una percezione dello spazio differenti, che viene di fatto squarciato, ribaltato e proiettato verso un infinità di stimoli ed impulsi differenti. Lo spazio, da piatto diviene tridimensionale, l’interprete attraverso una precisa scelta tonale va a sviluppare veri e proprie cavità irregolari capaci quanto mai di proiettarci al loro interno. Questa particolare sintesi, rivela tutta la ricerca sulla forma, ma soprattutto la volontà dell’autore di interagire con lo spazio pubblico in modo differente. Aprendo nuovi scenari, incogniti, lasciando allo spettatore totale libertà. Queste fessure, cadenzate da una continua danza cromatica, divengono magnetiche, vengono sviluppate in funzione dell’ambiente che circonda lo spazio. In questo senso, l’artista lavora spesso all’interno di strutture e paesaggi abbandonati, la scelta dei colori è pensate per interagire al meglio con la superfice, ciascuna delle tinte scelte, dà vita ad uno strato differente, scandendo livelli percettivi, sovrapponendosi tra loro fino ad arrivare al centro, punto più oscuro e mistico dell’intera immagine.

Per questa sua ultima fatica, 1010 sviluppa due differenti forme, ciascuna delle due pitture si muove attraverso cambi cromatici differenti, e soprattutto va a svilupparsi attraverso piani visivi diversi. Due distinte aperture, entrata ed uscita, capaci ancora una volta di colpirci ed incuriosirci.

Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti. QUI invece potete trovare tutti gli interventi fin qui visti.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Flavia Fiengo and Arianna Barone