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GORGO

La mostra di Sergii Radkevych da Voloshyn Gallery

La ricerca di Sergii Radkevych, meglio noto con TECK, è caratterizzata da una miscela di arte urbana e temi sacri legati all’iconografia cristiana orientale. L’idea è quella di combinare simboli religiosi semplificati con forme geometriche. L’intento è quello di creare una moderna forma astratta spirituale pensata per trasformare l’ambiente di lavoro in uno spazio spiritualmente attivo. In questo senso non stupisce quindi la scelta dell’artista di lavorare spesso all’interno di vecchie costruzioni abbandonate, terreno fertile per questa sua particolare sensibilità pittorica.

Presentato negli spazi della Voloshyn Gallery di Kiev “30 meters above the sea level” è una nuova personale caratterizzata da una sorta di monologo visivo costituito da differenti esperienze personali dell’artista.
Le opere presenti nel corpo di lavoro, come spiega lo stesso Radkevych, formano un gruppo di segni semantici che si congelano nello spazio vuoto, un insieme di simboli che rappresentano una realtà condizionale. Ad esempio la gravità dello spazio e la scala di misurazione del salto in lungo, rielaborate in alcune delle opere, sono forme moderne di competizione sociale e condizionamento e nel momento in cui ne siamo coinvolti dobbiamo necessariamente obbedire alla loro regole.

Una parte dello show è costituita dalle opere della serie “Lettere dall’Ucraina” realizzate nel 2015 mentre Sergii Radkevych soggiornava presso la residenza Freising, in Germania.

Si tratta di testi dei notiziari provenienti dall’Ucraina, raccolti dai mass media e stratificati sui paesaggi di Freising. Realizzate letteralmente con terra bavarese, queste opere riflettono il conflitto di due mondi.

Sempre durante la residenza tedesca sono stati realizzati alcuni autoritratti. Presenti in mostra, questi sono volti a scoprire un proprio ‘sé’ attraverso una ricerca di uno stato di pace ultimo, indipendente dalle circostanze esterne e con l’obiettivo di trasformare il proprio autoritratto in una immagine iconografica moderna e priva di emozioni. Quest’ultimo concetto caratterizza infine l’opera dipinta su una delle pareti della galleria.

Priva della dissonanza tipica della pittura in strada, quanto piuttosto legata ad un cambiamento visivo dell’ambiente espositivo, l’intervento è legato alla ricerca della pace attraverso le linee del viso pulite ed essenziali. Si tratta di un tentativo di ottenere un immagine priva di genere con l’obiettivo di non destare strane emozioni in questi tempi moderni così complicati.

Voloshyn Gallery
Tereshchenkovskaya ulitsa, 13,
Kyiv, Kyivs’ka oblast, Ucraina, 01004

La mostra di Sergii Radkevych da Voloshyn Gallery

La ricerca di Sergii Radkevych, meglio noto con TECK, è caratterizzata da una miscela di arte urbana e temi sacri legati all’iconografia cristiana orientale. L’idea è quella di combinare simboli religiosi semplificati con forme geometriche. L’intento è quello di creare una moderna forma astratta spirituale pensata per trasformare l’ambiente di lavoro in uno spazio spiritualmente attivo. In questo senso non stupisce quindi la scelta dell’artista di lavorare spesso all’interno di vecchie costruzioni abbandonate, terreno fertile per questa sua particolare sensibilità pittorica.

Presentato negli spazi della Voloshyn Gallery di Kiev “30 meters above the sea level” è una nuova personale caratterizzata da una sorta di monologo visivo costituito da differenti esperienze personali dell’artista.
Le opere presenti nel corpo di lavoro, come spiega lo stesso Radkevych, formano un gruppo di segni semantici che si congelano nello spazio vuoto, un insieme di simboli che rappresentano una realtà condizionale. Ad esempio la gravità dello spazio e la scala di misurazione del salto in lungo, rielaborate in alcune delle opere, sono forme moderne di competizione sociale e condizionamento e nel momento in cui ne siamo coinvolti dobbiamo necessariamente obbedire alla loro regole.

Una parte dello show è costituita dalle opere della serie “Lettere dall’Ucraina” realizzate nel 2015 mentre Sergii Radkevych soggiornava presso la residenza Freising, in Germania.

Si tratta di testi dei notiziari provenienti dall’Ucraina, raccolti dai mass media e stratificati sui paesaggi di Freising. Realizzate letteralmente con terra bavarese, queste opere riflettono il conflitto di due mondi.

Sempre durante la residenza tedesca sono stati realizzati alcuni autoritratti. Presenti in mostra, questi sono volti a scoprire un proprio ‘sé’ attraverso una ricerca di uno stato di pace ultimo, indipendente dalle circostanze esterne e con l’obiettivo di trasformare il proprio autoritratto in una immagine iconografica moderna e priva di emozioni. Quest’ultimo concetto caratterizza infine l’opera dipinta su una delle pareti della galleria.

Priva della dissonanza tipica della pittura in strada, quanto piuttosto legata ad un cambiamento visivo dell’ambiente espositivo, l’intervento è legato alla ricerca della pace attraverso le linee del viso pulite ed essenziali. Si tratta di un tentativo di ottenere un immagine priva di genere con l’obiettivo di non destare strane emozioni in questi tempi moderni così complicati.

Voloshyn Gallery
Tereshchenkovskaya ulitsa, 13,
Kyiv, Kyivs’ka oblast, Ucraina, 01004