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Etnik for Urban Canvas in Varese

Ci spostiamo a Varese, proseguono i lavori per l’ottimo Urban Canvas, il progetto nei giorni scorsi ha ospitato Etnik, il grande artista italiano ha terminato di dipingere questa grande parete portando in dote nuovi ed interessanti spunti.

Il confronto con le produzioni di Etnik passa anzitutto per la volontà dell’artista di riflettere sulla città ed i suoi spazi, arrivando di conseguenza a trattare temi come la condizione dell’uomo moderno all’interno dello spazio urbano. Lo sviluppo di questi temi passa per la generazione di forme e figure astratte che richiamano architetture ed elementi urbani. Nell’idea dell’interprete queste forme risultano concentrate, sospese in aria, ed agglomerate tra loro. Volontà dell’autore è quella di trasmettere un idea di prigionia autoindotta dallo stesso uomo, chiuso e soffocato dal cemento.

Abituati a confrontarci con costruzioni centriche, dove una grande figura faceva da unico punto gravitazionale, per questa sua ultima opera Etnik sceglie di generare una nuova forma. Un grande cerchio interamente costruito attraverso il consueto intrecci di figure geometriche, elementi urbani ed architetture, fa quindi capolino sul grande spazio.

In attesa di vedere un eventuale proseguo, vi lasciamo ad una bella e succosa serie di scatti, dateci un occhiata.

Etnik for Urban Canvas in Varese

Ci spostiamo a Varese, proseguono i lavori per l’ottimo Urban Canvas, il progetto nei giorni scorsi ha ospitato Etnik, il grande artista italiano ha terminato di dipingere questa grande parete portando in dote nuovi ed interessanti spunti.

Il confronto con le produzioni di Etnik passa anzitutto per la volontà dell’artista di riflettere sulla città ed i suoi spazi, arrivando di conseguenza a trattare temi come la condizione dell’uomo moderno all’interno dello spazio urbano. Lo sviluppo di questi temi passa per la generazione di forme e figure astratte che richiamano architetture ed elementi urbani. Nell’idea dell’interprete queste forme risultano concentrate, sospese in aria, ed agglomerate tra loro. Volontà dell’autore è quella di trasmettere un idea di prigionia autoindotta dallo stesso uomo, chiuso e soffocato dal cemento.

Abituati a confrontarci con costruzioni centriche, dove una grande figura faceva da unico punto gravitazionale, per questa sua ultima opera Etnik sceglie di generare una nuova forma. Un grande cerchio interamente costruito attraverso il consueto intrecci di figure geometriche, elementi urbani ed architetture, fa quindi capolino sul grande spazio.

In attesa di vedere un eventuale proseguo, vi lasciamo ad una bella e succosa serie di scatti, dateci un occhiata.