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Gaia – “Il piccone demolitore e risanatore” New Mural in Rome

Il rapporto tra Gaia e Roma prosegue, la chiamata della 999Contemporary Gallery offre l’opportunità all’artista di lavorare finalmente su una superficie consona alla sua particolare visione creativa offrendo in dono alla città eterna l’opportunità per una nuova e caratteristica riflessione. Avevamo lasciato infatti l’interprete un paio di mesi all’interno del bel progetto del sottopasso ad Ostiense e con Sbudellare l’Identità della Città, attraverso i quali ci aveva mostrato tutto il suo caratteristico tratto, ora lo statunitense torna con un nuovo dipinto fortemente intriso delle venature tematiche che di fatto ne stanno caratterizzando il lavoro durante questi ultimi mesi e non.

Abbiamo sempre posto l’accento sulla peculiare visione creativa dell’artista, la sensibilità che accompagna gli interventi di Gaia emerge in tutta la sua dirompenza sviscerando quelle che sono le tematiche ed i temi dal forte valore storico, sociale ed alcune volte politico, una approfondimento che vede l’artista impegnarsi ed interessarsi concretamente a quelle che sono le vicissitudini dei luoghi dove dipinge. Nelle opere portate a compimento dallo street artist emergono così in modo assolutamente naturale quelli che sono i simboli del luogo, tra paesaggi, immagini evocative che vengono giustapposti a simboli fortemente classici, come le statue, corpi, busti e monumenti, che rifanno ad un mondo classico. Attraverso questa contrapposizione emerge così un rapporto tra passato e presente, avvolte malinconico altre dal forte sapore riflessivo, il tutto coniugato attraverso una notevole abilità riproduttiva che permea tutta l’opera di Gaia.

Una città come Rome, così ricca di spunti classici come anche di contraddizioni, non poteva quindi che essere terreno fertile per il lavoro di Gaia, con “Il piccone demolitore e risanatore” l’artista americano prende ispirazione da Giorgio De Chirico andando a rappresentare la forte relazione romana passato e presente, nello specifico l’interprete analizza la funzione degli aspetti classici nel processo di costruzione della capitale. Il lavoro si presenta con la cifra stilistica che accompagna i lavori dell’interprete, in primo piano una delle figure del Foto italico, poco più in là una serie di banane in putrefazione e ‘La Nuvola’ di Fuksas, il gigantesco centro congressi che sta prendendo vita – si fa per dire – nella zona dell’EUR. In background l’artista realizza invece quelle che sono le sagoma del Palazzo della Civiltà Italiana, meglio noto come il Colosseo quadrato, combinato con la facciata del MACRO, tocco finale invece viene dato da una rappresentazione in lontananza di un monumento cancellato che rivolge il piccone verso un cavallo.

Quest’ultimo elemento in particolare ci spinge ad una riflessione, la particolare situazione di Roma in cui ogni parte della città è di fatto zeppa di monumenti classici ne limitano lo sviluppo urbano, Gaia coglie questa contraddizione raffigurando il progresso sotto forma di cavallo mentre il monumento cancellato tenta attraverso un piccone di fermarne la corsa, intenso.

Credits:
Curated by 999Contemporary
Supported by OIKOS, ENI, Pescerosso, Municipio Roma VIII
Supervision: Gianluca Marziani
Project Management: Francesca Mezzano
Public Management: Dario Marcucci

Thanks to 999Contemporary Gallery for The Pics
Pics by The Bilnd Eye Factory

Gaia – “Il piccone demolitore e risanatore” New Mural in Rome

Il rapporto tra Gaia e Roma prosegue, la chiamata della 999Contemporary Gallery offre l’opportunità all’artista di lavorare finalmente su una superficie consona alla sua particolare visione creativa offrendo in dono alla città eterna l’opportunità per una nuova e caratteristica riflessione. Avevamo lasciato infatti l’interprete un paio di mesi all’interno del bel progetto del sottopasso ad Ostiense e con Sbudellare l’Identità della Città, attraverso i quali ci aveva mostrato tutto il suo caratteristico tratto, ora lo statunitense torna con un nuovo dipinto fortemente intriso delle venature tematiche che di fatto ne stanno caratterizzando il lavoro durante questi ultimi mesi e non.

Abbiamo sempre posto l’accento sulla peculiare visione creativa dell’artista, la sensibilità che accompagna gli interventi di Gaia emerge in tutta la sua dirompenza sviscerando quelle che sono le tematiche ed i temi dal forte valore storico, sociale ed alcune volte politico, una approfondimento che vede l’artista impegnarsi ed interessarsi concretamente a quelle che sono le vicissitudini dei luoghi dove dipinge. Nelle opere portate a compimento dallo street artist emergono così in modo assolutamente naturale quelli che sono i simboli del luogo, tra paesaggi, immagini evocative che vengono giustapposti a simboli fortemente classici, come le statue, corpi, busti e monumenti, che rifanno ad un mondo classico. Attraverso questa contrapposizione emerge così un rapporto tra passato e presente, avvolte malinconico altre dal forte sapore riflessivo, il tutto coniugato attraverso una notevole abilità riproduttiva che permea tutta l’opera di Gaia.

Una città come Rome, così ricca di spunti classici come anche di contraddizioni, non poteva quindi che essere terreno fertile per il lavoro di Gaia, con “Il piccone demolitore e risanatore” l’artista americano prende ispirazione da Giorgio De Chirico andando a rappresentare la forte relazione romana passato e presente, nello specifico l’interprete analizza la funzione degli aspetti classici nel processo di costruzione della capitale. Il lavoro si presenta con la cifra stilistica che accompagna i lavori dell’interprete, in primo piano una delle figure del Foto italico, poco più in là una serie di banane in putrefazione e ‘La Nuvola’ di Fuksas, il gigantesco centro congressi che sta prendendo vita – si fa per dire – nella zona dell’EUR. In background l’artista realizza invece quelle che sono le sagoma del Palazzo della Civiltà Italiana, meglio noto come il Colosseo quadrato, combinato con la facciata del MACRO, tocco finale invece viene dato da una rappresentazione in lontananza di un monumento cancellato che rivolge il piccone verso un cavallo.

Quest’ultimo elemento in particolare ci spinge ad una riflessione, la particolare situazione di Roma in cui ogni parte della città è di fatto zeppa di monumenti classici ne limitano lo sviluppo urbano, Gaia coglie questa contraddizione raffigurando il progresso sotto forma di cavallo mentre il monumento cancellato tenta attraverso un piccone di fermarne la corsa, intenso.

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