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GORGO

Crisa – New Mural in Marseille

Nuovo aggiornamento per Crisa, l’artista Italiano si è da poco spostato a Marsiglia in Francia dove, nei giorni scorsi, ha avuto modo di realizzare una nuova pittura direttamente sulla superfice esterna del Centro Culturale Ruche.

Un periodo particolare questo per Crisa, l’autore sta continuando a sviluppare la propria ricerca in funzione di stimoli nuovi, in grado di battere strade precedentemente non percorse, di alimentare le riflessioni dell’autore sulla città, sugli elementi naturali, e sulla precarietà tra questi due emisferi così fortemente intrecciati fra loro, e di conseguenza sull’essere umano. L’habitat dell’uomo moderno, costantemente piegato dal cemento, dal grigio delle case e dei palazzoni, in netto contrato con l’habitat primordiale, quello legato al verde, all’esistenza libera ed a contatto con la natura. Nelle produzioni dell’artisti si manifesta uno scontro, una frattura tra questi due universi, c’è un senso di smarrimento, di instabilità che prende la forma degli intrecci di legno che vediamo, specialmente nell’ultimo periodo, emergere all’interno delle sue pitture.

A differenza dei precedenti interventi, quest’ultima fatica dell’autore Italiano non viene più sviluppata in funzione di una precisa forma, quanto piuttosto per mezzo di un approccio in grado di trasformare completamente l’aspetto dell’intera superfice a disposizione. Non c’è quindi in Crisa l’esigenza di sviluppa un figura precisa, quanto piuttosto la volontà di porre in essere una pittura ricchissima di elementi pittorici, dettagli e riferimenti, in grado di irretire la totalità dello spazio. L’interprete lavora qui attraverso tinte e tonalità tenui, scandendo lo spazio attraverso un paesaggio irrazionale dove trovano posto spunti ed elementi differenti. C’è la consueta presenza naturale, con le alghe che galoppano nello spazio, a sottolineare la scelta di rappresentare un paesaggio sottomarino, presenti una serie di oblo, di pesci. Se questa rappresenta la forte e rimarcata forza naturale, il legame con l’uomo passa per la presenza delle funi, che attraversano in lungo ed in largo la superficie, ma soprattutto dei piccoli mattoni che vediamo inserirsi all’interno del contesto. A fare da catalizzatore le ormai iconiche strutture, che ci offrono nuovamente un senso di precarietà, di disequilibro, ponendo ed emergendo all’interno del paesaggio marino, tra pesci, alghe e mattoni. Intensità.

In calce al nostro testo la consueta selezione di scatti con i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo, presto nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’interprete, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for the Pics

Crisa – New Mural in Marseille

Nuovo aggiornamento per Crisa, l’artista Italiano si è da poco spostato a Marsiglia in Francia dove, nei giorni scorsi, ha avuto modo di realizzare una nuova pittura direttamente sulla superfice esterna del Centro Culturale Ruche.

Un periodo particolare questo per Crisa, l’autore sta continuando a sviluppare la propria ricerca in funzione di stimoli nuovi, in grado di battere strade precedentemente non percorse, di alimentare le riflessioni dell’autore sulla città, sugli elementi naturali, e sulla precarietà tra questi due emisferi così fortemente intrecciati fra loro, e di conseguenza sull’essere umano. L’habitat dell’uomo moderno, costantemente piegato dal cemento, dal grigio delle case e dei palazzoni, in netto contrato con l’habitat primordiale, quello legato al verde, all’esistenza libera ed a contatto con la natura. Nelle produzioni dell’artisti si manifesta uno scontro, una frattura tra questi due universi, c’è un senso di smarrimento, di instabilità che prende la forma degli intrecci di legno che vediamo, specialmente nell’ultimo periodo, emergere all’interno delle sue pitture.

A differenza dei precedenti interventi, quest’ultima fatica dell’autore Italiano non viene più sviluppata in funzione di una precisa forma, quanto piuttosto per mezzo di un approccio in grado di trasformare completamente l’aspetto dell’intera superfice a disposizione. Non c’è quindi in Crisa l’esigenza di sviluppa un figura precisa, quanto piuttosto la volontà di porre in essere una pittura ricchissima di elementi pittorici, dettagli e riferimenti, in grado di irretire la totalità dello spazio. L’interprete lavora qui attraverso tinte e tonalità tenui, scandendo lo spazio attraverso un paesaggio irrazionale dove trovano posto spunti ed elementi differenti. C’è la consueta presenza naturale, con le alghe che galoppano nello spazio, a sottolineare la scelta di rappresentare un paesaggio sottomarino, presenti una serie di oblo, di pesci. Se questa rappresenta la forte e rimarcata forza naturale, il legame con l’uomo passa per la presenza delle funi, che attraversano in lungo ed in largo la superficie, ma soprattutto dei piccoli mattoni che vediamo inserirsi all’interno del contesto. A fare da catalizzatore le ormai iconiche strutture, che ci offrono nuovamente un senso di precarietà, di disequilibro, ponendo ed emergendo all’interno del paesaggio marino, tra pesci, alghe e mattoni. Intensità.

In calce al nostro testo la consueta selezione di scatti con i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo, presto nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’interprete, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

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