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Corn79 x Etnik – New Mural in San Francisco

Volgiamo il nostro sguardo negli States dove Corn79 ed Etnik hanno da poco terminato un nuovo splendido intervento per le strade di San Francisco, un opera che segna ed interseca i due differenti approcci stilistici in unica impressionante trama visiva.

Il lavoro mette in vetrina il differente percorso visivo adottato dai grandi esponenti italiani, i due artisti tagliano lo spazio a metà, come uno strappo che si sviluppa in direzioni diverse e fortemente legate alle due pratiche visive di ogni interprete per un intervento che poggia le sue basi cromatiche su colori maggiormente scuri e cupi. La prima sezione accoglie il lavoro di Corn79, gli ultimi mesi per l’artista hanno significato un evoluzione significativa, e vincente a parer nostro, nelle dinamiche visive del suo lavoro, l’interprete ha saputo sviluppare un approccio per certi versi più istintivo, le colate di vernice scura, le colate di vernice vanno a creare un vero e proprio background per le canoniche costruzioni astrali, meno pulizia visiva, meno ordine ma più istinto che muove la propria energia nello spazio a disposizione, il lavoro risulta in questo modo meno strutturata abbracciando un idea maggiormente spontanea. Il tratto si fa irrequieto, ma le dinamiche e le tematiche dell’artista rimangono invariate, la sensibilità propria per le forme, le costruzione di vere e proprio costellazioni, i vortici astrali, le linee che da sempre ne caratterizzano i lavori, tutto viene amplificato rendendo il lavoro certamente più profondo. Nuovamente ci troviamo in balia di una ricerca del dettaglio spasmodico, le figure e le configurazioni proposto risultano maggiormente concentrate, piccole e grandi sfere che ruotano intorno ad un asse ed ad una figura centrale che ne richiama la forma e l’aspetto, come se avessi l’opportunità di osservare ad occhi nudi tutta la bellezza dell’universo. Dal canto suo Etnik prosegue nel portare avanti il personale approccio visivo figlio dei differenti studi e ricerche, dal mondo del design, passando per quello della scenotecnica ed ovviamente dei graffiti, l’artista sviscera intricate forme in tre dimensioni che danno l’impressione di muoversi attraverso gli spazi a disposizione, un moto perpetuo che si prende vigore quando osserviamo ciò che ci annida tutto intorno, sezioni e configurazioni differenti, quasi schizzate via, mantenendo la loro vicinanza con la figura madre, come se si trattasse di un gigantesco campo gravitazionale capace di attrarre ed al contempo però allontanare le sezioni realizzate. E’ questa la magia del lavoro dell’artista che riesce puntualmente a farci addentrare all’interno della sua peculiare visione per una visione tridimensionale che abbraccia qui forme e figure a cavallo tra l’organico e l’inanimato, una sequenza di dettagli che esplodono ed inondano lo spazio circostante.

Per questo loro intervento i due interpreti scelgono quindi di sviluppare due universi concentrici, due evoluzioni che partono da un unico asse gravitazionale centrale che taglia lo spazio e mostra attraverso due percorsi diversi tutta la magia dei loro differenti stili visivo per un risultato finale pazzesco ed altamente immersivo.

Ripercorriamo assieme alcuni fasi durante il making of fino all’eccellente risultato finale di quest’ultima magia firmata dai due italiani, è tutto dopo il salto, ricordiamo infine che ambedue gli interpreti sono tra gli artisti coinvolti all’interno dell’enorme group show “A Major Minority” da poco aperto all’interno 1AM Gallery proprio di San Francisco e di cui presto vi mostreremo un approfondito recap, stay tuned.

Thanks to The Artist for The Pics

Corn79 x Etnik – New Mural in San Francisco

Volgiamo il nostro sguardo negli States dove Corn79 ed Etnik hanno da poco terminato un nuovo splendido intervento per le strade di San Francisco, un opera che segna ed interseca i due differenti approcci stilistici in unica impressionante trama visiva.

Il lavoro mette in vetrina il differente percorso visivo adottato dai grandi esponenti italiani, i due artisti tagliano lo spazio a metà, come uno strappo che si sviluppa in direzioni diverse e fortemente legate alle due pratiche visive di ogni interprete per un intervento che poggia le sue basi cromatiche su colori maggiormente scuri e cupi. La prima sezione accoglie il lavoro di Corn79, gli ultimi mesi per l’artista hanno significato un evoluzione significativa, e vincente a parer nostro, nelle dinamiche visive del suo lavoro, l’interprete ha saputo sviluppare un approccio per certi versi più istintivo, le colate di vernice scura, le colate di vernice vanno a creare un vero e proprio background per le canoniche costruzioni astrali, meno pulizia visiva, meno ordine ma più istinto che muove la propria energia nello spazio a disposizione, il lavoro risulta in questo modo meno strutturata abbracciando un idea maggiormente spontanea. Il tratto si fa irrequieto, ma le dinamiche e le tematiche dell’artista rimangono invariate, la sensibilità propria per le forme, le costruzione di vere e proprio costellazioni, i vortici astrali, le linee che da sempre ne caratterizzano i lavori, tutto viene amplificato rendendo il lavoro certamente più profondo. Nuovamente ci troviamo in balia di una ricerca del dettaglio spasmodico, le figure e le configurazioni proposto risultano maggiormente concentrate, piccole e grandi sfere che ruotano intorno ad un asse ed ad una figura centrale che ne richiama la forma e l’aspetto, come se avessi l’opportunità di osservare ad occhi nudi tutta la bellezza dell’universo. Dal canto suo Etnik prosegue nel portare avanti il personale approccio visivo figlio dei differenti studi e ricerche, dal mondo del design, passando per quello della scenotecnica ed ovviamente dei graffiti, l’artista sviscera intricate forme in tre dimensioni che danno l’impressione di muoversi attraverso gli spazi a disposizione, un moto perpetuo che si prende vigore quando osserviamo ciò che ci annida tutto intorno, sezioni e configurazioni differenti, quasi schizzate via, mantenendo la loro vicinanza con la figura madre, come se si trattasse di un gigantesco campo gravitazionale capace di attrarre ed al contempo però allontanare le sezioni realizzate. E’ questa la magia del lavoro dell’artista che riesce puntualmente a farci addentrare all’interno della sua peculiare visione per una visione tridimensionale che abbraccia qui forme e figure a cavallo tra l’organico e l’inanimato, una sequenza di dettagli che esplodono ed inondano lo spazio circostante.

Per questo loro intervento i due interpreti scelgono quindi di sviluppare due universi concentrici, due evoluzioni che partono da un unico asse gravitazionale centrale che taglia lo spazio e mostra attraverso due percorsi diversi tutta la magia dei loro differenti stili visivo per un risultato finale pazzesco ed altamente immersivo.

Ripercorriamo assieme alcuni fasi durante il making of fino all’eccellente risultato finale di quest’ultima magia firmata dai due italiani, è tutto dopo il salto, ricordiamo infine che ambedue gli interpreti sono tra gli artisti coinvolti all’interno dell’enorme group show “A Major Minority” da poco aperto all’interno 1AM Gallery proprio di San Francisco e di cui presto vi mostreremo un approfondito recap, stay tuned.

Thanks to The Artist for The Pics