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GORGO

Freddy Sam “The Nature of our Presence” Show (Recap)

Ci spostiamo a Cape Town, qui nei giorni scorsi all’interno degli spazi della Wordart Gallery, Freddy Sam ha aperto “The Nature of our Presence” suo ultimo solo show catalizzato dalla personale riflessione dell’interprete sul rapporto tra uomo e natura.

Aperta lo scorso 5 di Marzo, l’esibizione presenta una nuova serie di tele appositamente realizzate da Ricky Lee Gordon, aka Freddy Sam, e porta in dote uno dei temi cardine di tutta l’esperienza visiva del grande artista Sudafricano.

Ci siamo spesso confrontati con il lavoro dell’autore, raccogliendo l’eredità di un percorso legato a doppio filo con il contesto urbano in cui lo stesso è andato a realizzare le proprie opere. Da sottolineare infatti è la volontà dell’interprete di portare avanti un approccio pittorico legato agli spazi ma soprattutto alle persone che vivono questi luoghi. La pittura diviene quindi legata ad un personale approfondimento sociale e culturale in grado di porsi come ideale ponte connettivo tra l’artista, il luogo ed infine chi come noi osserva la sua produzione in strada.

Spesso impegnato in progetti artistici di rilievo, volti ad imbastire un dialogo proposito con la ‘sua’ gente, Gordon ha saputo nel tempo affinare una pittura in grado di sviscerare al meglio le personali fascinazioni a tema naturale. Attraverso un tratto carico e ricco di pennellate, l’interprete va ad instillare all’interno degli spazi frame ed immagini appartenenti al mondo naturale. Attraverso la combinazioni di vere e proprie ‘caselle’, l’artista inserisce immagini e spaccati differenti, dai volti e corpi umani, passando per istantanee di paesaggi naturali o di animali, rimarcando quindi il particolare e simbiotico rapporto con l’intera biosfera.

L’indagine sviluppata da Freddy Sam giunge quindi all’interno dello spazio espositivo, catalizzando quelle che sono le nuove dinamiche pittoriche dell’autore stesso. Cadenzate da una struttura non uniforme, come abbiamo visto negli ultimi exploit in strada, le opere su tela raccontano di un rapporto intermittente, mai cessato del tutto, narrano del legame potente e simbiotico che intercorre tra l’essere umano e la natura.

Il corpo di lavoro, spiega l’artista, si comporta come una sorta di specchio, riflettendo, distorcendo e letteralmente frammentando l’esistenza dell’essere umano all’interno di contesti naturali, esplorando quindi la presenza naturale nella vita dello stesso. Si tratta di un processo atto a sovvertire l’ordine delle nostre percezioni, distorcendone il senso attraverso una meditazione nuova in grado di figurare una nuova immagine di noi stessi. Intenso.

In calce al nostro testo, potete trovare una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli dell’allestimento, degli artworks proposti e della serata di apertura, dateci un occhiata e per chi si trovasse nei paraggi, c’è tempo fino al prossimo 27 Marzo per andare a darci un occhiata di persona.

Ricky Lee Gordon, aka Freddy Sam, will have is first solo exhibition at the Worldart GALLERY in Cape Town from 5 to 27 March. The exhibition consists of recently Ccompleted paintings that are the result of an exploration of the relationship between human and nature.

“This body of work acts like a mirror; reflecting, fragmenting and distorting on the existence of man in nature and exploring the presence of nature. We map things out and then create our own perception, often distorting that perception.
Like a meditation the process reflects on the self, allowing for a transformation and new perception.”

Wordart Gallery
54 Church Street
Cape Town

Opening night photos by Adriaan Louw, Artwork photos by Bruce Horak

Freddy Sam “The Nature of our Presence” Show (Recap)

Ci spostiamo a Cape Town, qui nei giorni scorsi all’interno degli spazi della Wordart Gallery, Freddy Sam ha aperto “The Nature of our Presence” suo ultimo solo show catalizzato dalla personale riflessione dell’interprete sul rapporto tra uomo e natura.

Aperta lo scorso 5 di Marzo, l’esibizione presenta una nuova serie di tele appositamente realizzate da Ricky Lee Gordon, aka Freddy Sam, e porta in dote uno dei temi cardine di tutta l’esperienza visiva del grande artista Sudafricano.

Ci siamo spesso confrontati con il lavoro dell’autore, raccogliendo l’eredità di un percorso legato a doppio filo con il contesto urbano in cui lo stesso è andato a realizzare le proprie opere. Da sottolineare infatti è la volontà dell’interprete di portare avanti un approccio pittorico legato agli spazi ma soprattutto alle persone che vivono questi luoghi. La pittura diviene quindi legata ad un personale approfondimento sociale e culturale in grado di porsi come ideale ponte connettivo tra l’artista, il luogo ed infine chi come noi osserva la sua produzione in strada.

Spesso impegnato in progetti artistici di rilievo, volti ad imbastire un dialogo proposito con la ‘sua’ gente, Gordon ha saputo nel tempo affinare una pittura in grado di sviscerare al meglio le personali fascinazioni a tema naturale. Attraverso un tratto carico e ricco di pennellate, l’interprete va ad instillare all’interno degli spazi frame ed immagini appartenenti al mondo naturale. Attraverso la combinazioni di vere e proprie ‘caselle’, l’artista inserisce immagini e spaccati differenti, dai volti e corpi umani, passando per istantanee di paesaggi naturali o di animali, rimarcando quindi il particolare e simbiotico rapporto con l’intera biosfera.

L’indagine sviluppata da Freddy Sam giunge quindi all’interno dello spazio espositivo, catalizzando quelle che sono le nuove dinamiche pittoriche dell’autore stesso. Cadenzate da una struttura non uniforme, come abbiamo visto negli ultimi exploit in strada, le opere su tela raccontano di un rapporto intermittente, mai cessato del tutto, narrano del legame potente e simbiotico che intercorre tra l’essere umano e la natura.

Il corpo di lavoro, spiega l’artista, si comporta come una sorta di specchio, riflettendo, distorcendo e letteralmente frammentando l’esistenza dell’essere umano all’interno di contesti naturali, esplorando quindi la presenza naturale nella vita dello stesso. Si tratta di un processo atto a sovvertire l’ordine delle nostre percezioni, distorcendone il senso attraverso una meditazione nuova in grado di figurare una nuova immagine di noi stessi. Intenso.

In calce al nostro testo, potete trovare una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli dell’allestimento, degli artworks proposti e della serata di apertura, dateci un occhiata e per chi si trovasse nei paraggi, c’è tempo fino al prossimo 27 Marzo per andare a darci un occhiata di persona.

Ricky Lee Gordon, aka Freddy Sam, will have is first solo exhibition at the Worldart GALLERY in Cape Town from 5 to 27 March. The exhibition consists of recently Ccompleted paintings that are the result of an exploration of the relationship between human and nature.

“This body of work acts like a mirror; reflecting, fragmenting and distorting on the existence of man in nature and exploring the presence of nature. We map things out and then create our own perception, often distorting that perception.
Like a meditation the process reflects on the self, allowing for a transformation and new perception.”

Wordart Gallery
54 Church Street
Cape Town

Opening night photos by Adriaan Louw, Artwork photos by Bruce Horak